La successione legittima

La successione legittima

La successione legittima si ha tutte le volte in cui l’eredità si devolve secondo le regole previste dalla legge; in particolare nel caso in cui la persona sia deceduta senza lasciare testamento, lasciando un testamento nullo o annullato, lasciando un testamento con cui ha disposto solo di una parte del suo patrimonio.

Tale tipologia di successione comporta che il patrimonio di un defunto viene automaticamente destinato ai suoi eredi; ciò secondo le quote espressamente indicate dalla legge e in base al grado di parentela, in quanto il parente più prossimo esclude e prevale rispetto quello più lontano.

I soggetti che possono essere coinvolti nella successione legittima sono i seguenti.

  • Coniuge;
  • Figli legittimi, naturali e adottivi;
  • Ascendenti (genitori e nonni) legittimi;
  • Collaterali (fratelli e sorelle, zii e nipoti);
  • Altri parenti entro il sesto grado.

Se non vi sono parenti entro il sesto grado l’eredità si destina allo Stato.

 

Come avviene la ripartizione delle quote

Secondo quanto prevedono gli articoli 583 e seguenti del Codice civile, le quote dell’eredità del defunto si ripartiscono nel seguente modo.

  • Al coniuge, anche se separato, purché non gli sia stata addebitata la separazione, è destinata l’intera eredità se non vi sono figli, ascendenti, fratelli o sorelle. Inoltre, al coniuge superstite spetta anche il diritto di abitare la casa familiare nonché l’uso dei beni mobili che la arredano.
  • Se oltre al coniuge vi è un solo figlio, allora spettano ad entrambi la metà del patrimonio; se, invece, vi sono due o più figli, allora al coniuge spetta un terzo dell’eredità; mentre i restanti due terzi devono essere suddivisi tra tutti i figli in parti uguali.
  • Se il defunto ha come erede solamente un figlio, questi erediterà tutto il patrimonio; se vi sono più figli allora l’intero patrimonio si ripartirà tra di essi in parti uguali.
  • Nel caso in cui non vi siano né figli, né coniuge, né ascendenti, allora i fratelli e le sorelle del defunto ereditano in parti uguali; fatta eccezione per i fratelli e le sorelle che hanno in comune solamente un genitore (la madre o il padre), i quali erediteranno una quota pari alla metà di quella spettante agli altri fratelli o sorelle “germani”, cioè quelli che hanno in comune entrambi i genitori.
    Se gli eredi del defunto sono sia fratelli, sorelle e coniuge superstite, allora a quest’ultimo spetterà una quota pari ai due terzi del patrimonio; mentre ai primi spetterà la restante parte di un terzo del patrimonio.
  • In mancanza di figli e fratelli/sorelle, allora alla persona deceduta succedono gli ascendenti (genitori e nonni) in parti uguali. Nel caso in cui vi siano gli ascendenti, i fratelli e le sorelle del defunto e il coniuge, allora a quest’ultimo spetterà una quota pari a due terzi del patrimonio ereditario; mentre ai primi spetterà la restante quota di un terzo, salvo il diritto degli ascendenti ad un quarto dell’eredità.

 

Un soggetto può essere escluso dalla successione?

Un soggetto si esclude dall’eredità perché indegno nei casi espressamente previsti all’art. 463 del Codice civile; ad esempio se ha volontariamente ucciso o tentato di uccidere la persona della cui successione si tratta, o il coniuge, o un discendente, o un ascendente della stessa; oppure se si tratta del genitore del defunto se è stato dichiarato decaduto dalla responsabilità genitoriale e non reintegrato prima dell’apertura della successione; o anche se ha costretto con dolo o violenza la persona della cui successione si tratta a fare, revocare o modificare il testamento o le ha impedito di fare tutto ciò; se ha falsificato o eliminato il testamento del defunto.

 

Gli eredi legittimari e la successione legittima necessaria

Diversi dagli eredi legittimi sono invece gli eredi legittimari. Questi ultimi sono solamente i parenti più stretti del defunto, ossia il coniuge, i figli e gli ascendenti; a questi la legge riserva espressamente una quota di eredità, la quale non può essere ridotta o violata.

La quota di legittima è appunto quella quota del patrimonio ereditario che la legge riserva solo al coniuge, ai figli o agli ascendenti; varia in base al numero degli eredi legittimari e alla loro concomitante presenza.

 

I nostri consigli

È importante notare che la successione ereditaria può essere fonte di controversie all’interno della famiglia, soprattutto quando ci sono conflitti tra i vari eredi.
In questi casi, è consigliabile rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto di famiglia per cercare di risolvere la controversia in modo equo e pacifico.
Inoltre, è altresì importante pianificare in anticipo la propria successione, ad esempio mediante la redazione di un testamento. In questo modo è possibile evitare eventuali dispute tra i vari eredi e si garantisce una distribuzione più equa del patrimonio.