Relativamente alla responsabilità genitoriale, la Corte d’Appello di Milano con una recente sentenza del 25 ottobre 2023 ha accolto il ricorso presentato dalla madre di un minore, vittima di violenza da parte del padre.
Il Tribunale per i Minorenni aveva, infatti, inizialmente rigettato la richiesta di decadenza dall’esercizio della responsabilità genitoriale del padre, disponendo l’affido del minore all’Ente territorialmente competente e il collocamento presso la madre.
La Corte d’Appello, invece, ha ritenuto che le condotte del padre costituiscano un grave deficit della capacità genitoriale, rendendolo inidoneo ad adempiere ai doveri genitoriali e ai compiti educativi e di cura del figlio minore.
In particolare, la Corte ha rilevato che il padre aveva commesso atti di violenza fisica e psicologica nei confronti della madre e del figlio, tali da aver cagionato loro un grave pregiudizio. Inoltre, il padre era stato condannato in sede penale per tali condotte, anche se la sentenza non era passata in giudicato.
Per tali ragioni, la Corte ha dichiarato la decadenza del padre dalla responsabilità genitoriale, sospendendo i rapporti tra il minore e il padre. Inoltre, ha disposto che l’Ente affidatario curi la presa in carico del minore da parte della Neuro Psichiatra Infantile e della madre da parte del Centro anti-violenza e / o di un centro specialistico.
Infine, la Corte ha disposto che il padre concorra al mantenimento del figlio, anche se è disoccupato. Tale obbligo, infatti, trova la sua ragione d’essere nello status di genitore, a prescindere da qualsiasi domanda giudiziale.
Decade la responsabilità genitoriale per tutelare il minore
La decisione della Corte d’Appello è in linea con la giurisprudenza vigente, che prevede la decadenza dalla responsabilità genitoriale nei confronti dei genitori che commettono atti di violenza nei confronti dei figli. Tale misura è necessaria per tutelare l’interesse del minore, che ha diritto a crescere in un ambiente sicuro e protetto.
Nel caso specifico, la Corte ha ritenuto che la sospensione dei rapporti tra il minore e il padre sia necessaria per garantire la tutela del minore, che ha manifestato ripetutamente di non voler avere alcun contatto con il padre.