Spese straordinarie per il mantenimento dei figli: nuove linee guida

Spese straordinarie per il mantenimento dei figli: nuove linee guida

Nel giugno 2025 il Tribunale di Milano ha introdotto importanti novità normative in tema di separazione e divorzio, approvando nuove linee guida per la gestione delle spese straordinarie per il mantenimento dei figli. Le disposizioni aggiornano e sostituiscono le precedenti risalenti al 2017 e si applicano non solo ai figli minori, ma anche ai maggiorenni non economicamente autosufficienti e ai figli in condizioni di disabilità.
L’intervento è frutto di una collaborazione istituzionale tra magistrati, avvocati e l’Osservatorio sulla Giustizia Civile di Milano, con l’obiettivo di ridurre i conflitti familiari, garantire trasparenza e maggiore equità nella ripartizione delle spese, anche in caso di affidamento esclusivo.

 

📌 Le principali novità sulle spese straordinarie per il mantenimento dei figli

1. Mensa scolastica: ora spesa straordinaria da dividere al 50%
A partire da giugno 2025, la mensa scolastica non è più considerata una spesa ordinaria, inclusa nell’assegno di mantenimento, ma una spesa straordinaria, da suddividere al 50% tra i genitori, senza necessità di previo accordo, data la sua natura essenziale.

2. Baby-sitter: nessun accordo se entrambi lavorano
La spesa per la baby-sitter è qualificata come straordinaria ma non richiede più un accordo preventivo se:

  •  entrambi i genitori lavorano;
  •  il servizio è necessario a copertura dell’orario di lavoro;
  •  il figlio frequenta la scuola primaria o secondaria di primo grado.

3. Nuove spese espressamente ammesse tra le straordinarie
Rientrano ora tra le spese straordinarie, previo accordo:

  •  sedute psicologiche;
  •  acquisto di cellulari e dispositivi elettronici (tablet, PC, ecc.).

4. Spese elevate: soglia del 10% del reddito mensile
Se una singola spesa supera il 10% del reddito netto mensile di uno dei genitori, essa dovrà essere anticipata direttamente da entrambi, secondo la percentuale stabilita (per accordo o sentenza).

 

📚 Cosa rientra nell’assegno ordinario e cosa no

Le nuove linee guida confermano che l’assegno di mantenimento ordinario copre:

  •  vitto, abbigliamento stagionale, materiale scolastico di base;
  •  spese di casa (utenze, affitto, condominio, ecc.);
  •  farmaci da banco e medicinali di uso comune.

Le spese straordinarie, invece, sono classificate in:

  •  senza bisogno di accordo: visite mediche prescritte, ticket sanitari, tasse scolastiche per scuole pubbliche, libri di testo, baby-sitter (nei casi sopra indicati), mensa scolastica, mezzi pubblici, centri estivi pubblici, ecc.
  •  con necessità di accordo: istituti scolastici privati, attività sportive o artistiche, corsi di lingue, lezioni private, vacanze studio, dispositivi elettronici non strettamente necessari, ecc.

 

♿ Figli con disabilità: tutele rafforzate

Le spese sostenute per figli con disabilità – secondo quanto previsto dal D.lgs. 62/2024 – non richiedono accordo preventivo se rientrano tra quelle documentate per:

  •  cure, riabilitazioni, assistenza domiciliare, dispositivi medici o ausili;
  •  abbigliamento su misura, alimenti terapeutici, sport o attività di socializzazione;
  •  acquisto e manutenzione di veicoli adattati e relativi costi accessori (patente, bollo, assicurazione);
  •  cani guida.

 

🔍 Perché queste linee guida sono importanti

Queste disposizioni aggiornate rappresentano un passo avanti nella chiarezza normativa e nella gestione delle spese familiari post-separazione. Forniscono:

  •  maggiore tutela dei figli, soprattutto se maggiorenni o con disabilità;
  •  maggiore equità economica tra i genitori;
  •  riduzione del contenzioso grazie a criteri oggettivi e tempistiche certe.

 

Come richiedere e rimborsare le spese
Tali linee guida introducono un meccanismo chiaro e stringente.

  •  Per le spese da concordare, il genitore interpellato ha 10 giorni per opporsi per iscritto e motivatamente. In mancanza, il silenzio vale come consenso.
  •  Le spese anticipate vanno documentate entro 30 giorni, e il rimborso deve avvenire entro i 15 giorni successivi.

In definitiva, le nuove linee guida del Tribunale di Milano sulle spese straordinarie per il mantenimento dei figli tracciano un modello che potrebbe fare scuola anche in altri tribunali italiani. È fondamentale che i genitori, ma anche avvocati e operatori del diritto, conoscano e applichino correttamente queste regole per garantire il benessere dei figli e la serenità familiare, anche dopo la fine del rapporto di coppia.

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