Risarcimento danni per responsabilità medica

Risarcimento danni per responsabilità medica

In ambito medico, il concetto di “danno su danno” si riferisce a quei casi in cui un paziente che ha già subito un infortunio o che presenta una patologia preesistente, vede peggiorare ulteriormente le sue condizioni a causa di un errore medico. In queste situazioni, il calcolo del risarcimento non è sempre immediato e richiede un’attenta valutazione delle condizioni del paziente prima e dopo l’intervento chirurgico, soprattutto quando l’intervento ha fallito o ha aggravato il quadro clinico.

 

Il calcolo del risarcimento danni per responsabilità medica

Per determinare il risarcimento danni causati per responsabilità medica, si utilizza un metodo noto come “danno differenziale”. Questo metodo si basa sulla differenza tra la percentuale di danno biologico complessivo riportato dal paziente dopo l’intervento e la percentuale di invalidità che il paziente avrebbe comunque avuto, anche se l’intervento fosse riuscito correttamente. In altre parole, si confronta la situazione post-operatoria con quella ipotetica che si sarebbe verificata se non ci fosse stato alcun errore medico.
Vediamo un esempio: immaginiamo un paziente che ha già una invalidità del 20% prima di sottoporsi a un intervento chirurgico. Se, a causa di un errore medico, la sua invalidità aumenta al 40%, si applica il metodo del danno differenziale per calcolare il risarcimento. In questo caso, la responsabilità del medico è limitata al peggioramento del 20%, ovvero la differenza tra il 40% (invalidità post-intervento) e il 20% (invalidità preesistente).

 

L’importanza della valutazione del danno

La valutazione del danno biologico è una fase cruciale del processo. Essa non considera solo il peggioramento fisico, ma anche l’impatto che l’aggravamento delle condizioni di salute ha sulla capacità del paziente di svolgere le attività quotidiane e lavorative. Il danno biologico è una lesione all’integrità psicofisica di una persona, che può influenzare in modo permanente la sua qualità di vita. Il calcolo preciso di questa lesione è essenziale per determinare il giusto risarcimento.
Quando un paziente già affetto da una patologia preesistente si sottopone a un intervento, è fondamentale tenere conto delle sue condizioni di salute pre-intervento. Il risarcimento, infatti, coprirà solo l’aggravamento delle sue condizioni provocato dall’errore medico e non la patologia originaria. In questo modo, il sistema mira a evitare che il medico venga ingiustamente considerato responsabile di condizioni preesistenti o inevitabili.

 

L’assicurazione e il ruolo dei tribunali

Medici e strutture ospedaliere sono generalmente coperti da polizze assicurative che proteggono dalle richieste di risarcimento per errori medici. Tuttavia, nonostante queste assicurazioni, spesso possono sorgere delle resistenze alla liquidazione del risarcimento. Per questo motivo, molti pazienti si trovano a dover ricorrere ai tribunali per far valere i propri diritti. La richiesta di accertamento dei danni tramite vie legali può, in alcuni casi, accelerare il processo di risarcimento e facilitare la determinazione esatta del danno subito.

 

Danno su danno: come si calcola il risarcimento danni per responsabilità medica in pazienti con condizioni preesistenti

Il calcolo del risarcimento per errori medici in pazienti con patologie preesistenti è un processo complesso che richiede l’applicazione del metodo del danno differenziale. Questo metodo assicura che il medico o la struttura ospedaliera siano chiamati a rispondere solo per il danno aggiuntivo causato dall’errore, senza essere ingiustamente ritenuti responsabili per condizioni preesistenti. La valutazione accurata del danno biologico e il ricorso a strumenti legali possono aiutare il paziente a ottenere il risarcimento adeguato.