Chiedere il divorzio: come fare

Chiedere il divorzio: come fare

Siete intenzionati a chiedere il divorzio?
Le coppie sposate che non vanno più d’accordo prima ricorrono alla separazione, uno stato che permette loro di condurre una vita libera lontana l’uno dall’altra senza però far cessare automaticamente il matrimonio. Quindi dà loro la possibilità di ritornare insieme, eventualmente lo volessero. Tuttavia, non succede quasi mai e il passo successivo è il divorzio.

Molto semplicemente, una persona può decidere di divorziare perché si vuole risposare. O perché non vuole che il coniuge, in caso di morte, riceva la quota legittima, visto che un coniuge separato rientra nell’asse ereditario; un coniuge divorziato no. O perché vuole soltanto che l’altra persona esca dalla propria vita definitivamente.
Ma è sempre possibile chiedere il divorzio? E come si svolge la pratica?

 

Quando si può chiedere il divorzio?

Dopo un tot di tempo dalla separazione si può procedere con il divorzio.
Ecco le parole esatte della legge 898 del 1970:

“Le separazioni devono essersi protratte ininterrottamente da almeno dodici mesi dall’avvenuta comparizione dei coniugi innanzi al presidente del tribunale nella procedura di separazione personale e da sei mesi nel caso di separazione consensuale, anche quando il giudizio contenzioso si sia trasformato in consensuale”.

Attenzione: se la separazione s’interrompe, la parte che non vuole divorziare (se c’è) può portare la riconciliazione tra le parti come prova che impedisce la pronuncia del divorzio.

Per la legge sui divorzi, il concetto di conciliazione tra i coniugi è molto importante. Infatti, sia l’articolo 1 (che riguarda il matrimonio contratto a norma del codice civile), sia l’articolo 2 (matrimonio celebrato con rito religioso e regolarmente trascritto) stabiliscono che “Il giudice esperito inutilmente il tentativo di conciliazione” scioglie il matrimonio.
E c’è anche l’articolo 4, comma 7 che recita: “All’udienza di comparizione, il presidente deve sentire i coniugi prima separatamente poi congiuntamente, tentando di conciliarli”.

Tra le cause di divorzio, vi rientrano le situazioni di rilevanza penale a carico di un coniuge (art. 3). In questi casi, l’altro può chiedere il divorzio: quando ci sia una condanna definitiva a carico del coniuge, anche per fatti commessi prima del matrimonio; quando ci siano pene detentive, ovvero reati di sfruttamento della prostituzione o tentato o consumato omicidi dei figli…

Scarica la legge qui.

 

La pratica di divorzio e lo studio ADIus

Se entrambi i coniugi sono d’accordo a divorziare e su tutti gli altri aspetti (assegno di mantenimento, visite ai figli, assegnazione dei figli e della casa coniugale), si procede con il divorzio consensuale. In questo caso, i coniugi hanno la facoltà di farsi assistere dallo stesso legale.
Invece, se uno dei due si oppone o se non trovano un accordo, è necessario far decidere a un giudice. Tuttavia, i coniugi hanno anche la possibilità di non andare davanti a un giudice ma di ricorrere a una negoziazione assistiti da avvocati.

Noi dello Studio ADIus non vogliamo solamente assistervi dal punto di vista legale ma vogliamo anche aiutarvi dal punto di vista umano e psicologico. Infatti, vi diamo la possibilità di usufruire del nostro servizio di psicologia e di fare un incontro gratuito con il pedagogista, per il bene dei vostri figli.

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